Denominazione: Zibibbo, Terre Siciliane IGP
Varietà: Zibibbo 100%
Grado alcolico: 11,5% vol
Territorio: C. da Cufurà e C. da Ghirlanda, Isola di Pantelleria, (TP)
Superficie vigneto: 3 ha
Età vigneto: oltre 60 anni
Terreno: vulcanico, collinare terrazzato
Sistema di allevamento: alberello pantesco, 2.500 ceppi per ettaro
Acidità: 5,55 Zuccheri residui: < 1,0 pH: 3,17 SO2 totale: 22 mg/l
Vendemmia: prima settimana di settembre
Resa per ettaro: 50 q.
Affinamento: 6 mesi in vasca di acciaio
n° di bottiglie prodotte: 20.000
Prima annata: 1989
Vinificazione: Dopo una rigorosa selezione manuale dei grappoli, l’uva viene diraspata e delicatamente pigiata per avviare una macerazione a freddo per circa 24 ore. In seguito alla pressatura soffice, il mosto, a bassa temperatura, resta a decantare per 48 h. La parte illimpidita si avvia alla fermentazione con lieviti indigeni in vasche di acciaio a temperatura controllata.
Abbinamenti: Da abbinare con crostacei, tartare di pesce, ostriche, crudità di mare. Servire a 12-14 °C
Le Radici Diverse: il Pietranera - Lo Zibibbo, un vitigno che, per la prima volta, nel 1989, può esprimere le sue note aromatiche e minerali. Una versione sicuramente innovativa rispetto alla produzione tipica di Pantelleria.
Zibibbo 100% - 2.500 ceppi per ettaro, coltivati ad alberello pantesco, pratica agricola dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità il 26 novembre 2014, con radici che hanno origini nel territorio di C. da Cufurà e C. da Ghirlanda, a Pantelleria. 50 q di resa per ettaro vendemmiati la prima settimana di settembre. Dopo una selezione dei grappoli manuale, l’uva viene diraspata e delicatamente pigiata per avviare una macerazione a freddo per circa 24 ore. Dopo la pressatura soffice, il mosto, a bassa temperatura, resta a decantare per 48 ore. La parte limpida si avvia alla fermentazione in vasche di acciaio a temperatura controllata, a opera di lieviti indigeni. 6 mesi in vasca di acciaio
Pantelleria: Pioniere in terra straniera
Una natura incontrastata, “burbera” forse come Marco. Ma da quella natura riuscì a capire, per primo, che vinificando le uve di Zibibbo, coltivate nella zona più esposte a Nord, in C. da Cufurà e C. da Ghirlanda, era possibile produrre un vino bianco secco dalle spiccate note minerali, aromatico, intenso e complesso.